Ho corso quest'oggi la mia terza mezza maratona dell'anno, dopo Lecco e Milano oggi è stata la volta di Cernusco Lombardone.
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Ebbene si, da oggi posso dire anch'io sono il finischer di una maratona, ebbene si ce l'ho fatta, 42 km e 195 metri macinati tutti in una interminabile corsa di 4 ore 1 minuto e 28 secondi.
Non era iniziata bene la giornata, sveglia alle 4.50 con il mal di testa, avrei dovuto prendere un'Aulin ma non l'ho preso perchè 2 ore più tardi avrei fatto il prelievo del sangue avendo aderito al programma di studio "RUN SAFE", uno studio clinico sulla risposta cardiaca e muscolare nei runners. Non mi sono comunque demoralizzato, la voglia di correre la mia prima maratona era troppo forte, mi sono quindi messo a tavola e seppur controvoglia ho consumato la mia obbligatoria colazione energetica. Come da programma, il via è stato dato alle 9.15, non avendo mai corso una maratona, ero relegato d'uffico in ultima griglia, così quando sono transitato sulla linea di partenza erano già passati un paio di minuti dallo sparo del cannone. Ma la maratona è talmente lunga che di tempo per recuperare posizioni ne abbiamo a volontà, l'importante è avere le gambe, infatti nei chilometri iniziali ho raggiunto e superato dapprima i pacer delle 5 ore ed in seguito quelli delle 4.45, 4,30 e 4.15. Avevo programmato di correre la maratona sotto le 4 ore, ma in ricordo di quel che mi era successo alla Stramilano, non mi sono messo alla rincorsa dei pacer delle 4 ore. Infatti tenendo il passo che avevo precedentemente stabilito (5.15), intorno al decimo chilometro ho raggiunto e superato agevolmente anche quelli. Nel frattempo però complice il mal di testa e probabilmente la tensione della gara, mi ero reso conto che la mia corsa non era fluida come avrebbe dovuto essere a quel ritmo. Nella prova del ritmo gara, la domenica precedente avevo corso 24 km alla frequenza media di 140 battiti/minuto, ieri invece già in partenza ero a 150 battiti e a metà gara stavo a 165. Manatenendo la fc bassa sarei riuscito a portare la crisi ben oltre il trentesimo km, invece come temevo già al 27esimo km sono arrivato alla soglia dei 170 battiti che per me voleva dire, accensione spia della riserva. La benzina è così terminata intorno al 31esimo km, il famoso muro di cui parlano tutti i runners quando raccontano la loro maratona. Da quel punto in poi ho cercato di recuperare energie nei rifornimenti lungo il percorso, ma soprattutto mi ero preparato bene mentalmente, ero consapevole che avrei dovuto soffrire parecchio nei km finali. Non ultimo mi consolava il fatto che pur avendo rallentato notevolmente l'andatura, vedevo anche i miei compagni di corsa in grosse difficoltà, lo dimostra il fatto che ho sempre recuperato posizioni dal primo rilevamento del quinto chilometro fino all'arrivo (vedi il diploma di finischer qua sotto). Per un solo minuto e mezzo non ho quindi centrato il mio obiettivo che era quello di chiudere sotto le 4 ore ma sono comunque soddisfatto e felicissimo per essere riuscito a portare a termine la mia prima maratona. All'arrivo ho fatto per prima cosa il mio secondo prelievo di sangue (sono curioso di vedere i risultati di queste analisi), l'ultima vera sofferenza è stata la fase di vestizione con i crampi che mi assalivano da tutte le parti.... Durante la gara pensavo, non correrò mai più una maratona, ma non appena tagliata la linea del traguardo tutte le fatiche sono state dimenticate e già pensavo alla mia prossima maratona da correre assolutamente sotto le 4 ore!!! |
AuthorPaolo Archives
Dicembre 2023
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