24/11/2019 36^ Firenze Marathon
Ho voluto aspettare una settimana per scrivere questo post perchè ho trovato nella mia terza maratona tante situazioni che valeva la pena analizzare per bene e ancora oggi a distanza di una settimana, non ho ancora le idee ben chiare.
Provo allora a riportare in questo post tutte le cose positive e negative che porto a casa da questa maratona e alla fine tireremo le somme.
Iniziamo con dire che al di la dell'aspetto sportivo questa trasferta a Firenze è stata una bella gita che mi ha dato l'occasione di visitare una delle più belle città d'Italia, non a caso un'altissima percentuale d'atleti proveniva dall'estero.
Numeri alla mano, 2274esimo classificato su 5792 atleti regolarmente iscritti. A questo numero andrebbero aggiunti ancora più di 2000 atleti stranieri che però non sono entrati in classifica perchè non regolarmente tesserati.
Questa è una novità introdotta quest'anno per dare modo agli atleti stranieri di partecipare alle maratone italiane anche se non regolarmente tesserati e senza certificato medico agonistico.
In pratica, solo per gli stranieri, viene data la possibilità di gareggiare anche se non in regola, ma non entrano in classifica.
Il mio tempo finale è stato di 3h 48' e 48'', è un'altro record personale, una dozzina di minuti in meno rispetto al precedente record, dovrei quindi essere molto soddisfatto per questo risultato ma in realta` non è del tutto così.
Qui iniziano le note negative, innanzitutto questo mio nuovo record non potrà essere omologato perchè il percorso della maratona è stato
accorciato di circa 500 metri a causa di una fuga di gas che ha costretto gli organizzatori a deviare il percorso intorno al 40esimo km.
Hanno lasciato passare i primi 40 atleti sul percorso omologato e poi hanno deviato gli altri concorrenti che arrivavano su un'altra strada per permettere ai vigili del fuoco di intervenire sulla fuga di gas in sicurezza.
Sarebbe stato comunque il mio record personale ma probabilmente ci avrei messo più o meno 3 minuti in più.
La seconda nota stonata di questa corsa è la parte finale che ho pagato forse anche peggio delle mie 2 precedenti maratone e questa è la
cosa che più mi preoccupa perchè questa maratona l'avevo preparata nel migliore dei modi e un calo fisico di questa portata non avrebbe dovuto succedere.
Nel complesso mi devo comunque ritenere soddisfatto per questa mia terza esperienza in maratona, il recupero fisico sta procedendo nel migliore dei modi e questo mi rende fiducioso per attaccare ancora una volta il mio tempo in maratona il prossimo anno.
Provo allora a riportare in questo post tutte le cose positive e negative che porto a casa da questa maratona e alla fine tireremo le somme.
Iniziamo con dire che al di la dell'aspetto sportivo questa trasferta a Firenze è stata una bella gita che mi ha dato l'occasione di visitare una delle più belle città d'Italia, non a caso un'altissima percentuale d'atleti proveniva dall'estero.
Numeri alla mano, 2274esimo classificato su 5792 atleti regolarmente iscritti. A questo numero andrebbero aggiunti ancora più di 2000 atleti stranieri che però non sono entrati in classifica perchè non regolarmente tesserati.
Questa è una novità introdotta quest'anno per dare modo agli atleti stranieri di partecipare alle maratone italiane anche se non regolarmente tesserati e senza certificato medico agonistico.
In pratica, solo per gli stranieri, viene data la possibilità di gareggiare anche se non in regola, ma non entrano in classifica.
Il mio tempo finale è stato di 3h 48' e 48'', è un'altro record personale, una dozzina di minuti in meno rispetto al precedente record, dovrei quindi essere molto soddisfatto per questo risultato ma in realta` non è del tutto così.
Qui iniziano le note negative, innanzitutto questo mio nuovo record non potrà essere omologato perchè il percorso della maratona è stato
accorciato di circa 500 metri a causa di una fuga di gas che ha costretto gli organizzatori a deviare il percorso intorno al 40esimo km.
Hanno lasciato passare i primi 40 atleti sul percorso omologato e poi hanno deviato gli altri concorrenti che arrivavano su un'altra strada per permettere ai vigili del fuoco di intervenire sulla fuga di gas in sicurezza.
Sarebbe stato comunque il mio record personale ma probabilmente ci avrei messo più o meno 3 minuti in più.
La seconda nota stonata di questa corsa è la parte finale che ho pagato forse anche peggio delle mie 2 precedenti maratone e questa è la
cosa che più mi preoccupa perchè questa maratona l'avevo preparata nel migliore dei modi e un calo fisico di questa portata non avrebbe dovuto succedere.
Nel complesso mi devo comunque ritenere soddisfatto per questa mia terza esperienza in maratona, il recupero fisico sta procedendo nel migliore dei modi e questo mi rende fiducioso per attaccare ancora una volta il mio tempo in maratona il prossimo anno.
29/09/2019 30km di Monza
Con l'arrivo dell'autunno in questi ultimi 3 anni ho sempre dovuto alzare bandiera bianca e cedere un po di riposo ai tendini malconci. Quest'anno sono stato più attento, sto imparando a gestire nel modo migliore il problema ai tendini e da quando uso le Hoka One One le cose
vanno decisamente meglio, fino ad ora ho dovuto rallentare solo un paio di settimane a metà settembre a causa di un piccolo fastidio all'addutore sx seguito a ruota da un potente raffreddore. L'idea di una maratona invernale che coltivavo già da qualche anno sta quindi prendendo la giusta piega. Il manuale del perfetto maratoneta prevede almeno un paio di lunghi con l'avvicinarsi della fatidica
data, così ho deciso di provare la 30k di Monza, anche per testare la tenuta dei miei tendini in previsione dell'iscrizione alla maratona. La gara è andata come speravo, la strategia era di provare a tenere passo 5'00" il più a lungo possibile e di fatto così è andata, solo negli ultimi 3 km ho ceduto un po il passo, alla fine però il garmin segnava 2h 29min e 20", passo 4'57". Mi devo quindi ritenere più che soddisfatto, soprattutto per la tenuta dei tendini che dopo un giorno di meritato riposo, hanno ripreso a macinare km senza difficoltà. 266esimo classificato su 781 arrivati, 12esimo di categoria, Firenze, stiamo arrivando!
vanno decisamente meglio, fino ad ora ho dovuto rallentare solo un paio di settimane a metà settembre a causa di un piccolo fastidio all'addutore sx seguito a ruota da un potente raffreddore. L'idea di una maratona invernale che coltivavo già da qualche anno sta quindi prendendo la giusta piega. Il manuale del perfetto maratoneta prevede almeno un paio di lunghi con l'avvicinarsi della fatidica
data, così ho deciso di provare la 30k di Monza, anche per testare la tenuta dei miei tendini in previsione dell'iscrizione alla maratona. La gara è andata come speravo, la strategia era di provare a tenere passo 5'00" il più a lungo possibile e di fatto così è andata, solo negli ultimi 3 km ho ceduto un po il passo, alla fine però il garmin segnava 2h 29min e 20", passo 4'57". Mi devo quindi ritenere più che soddisfatto, soprattutto per la tenuta dei tendini che dopo un giorno di meritato riposo, hanno ripreso a macinare km senza difficoltà. 266esimo classificato su 781 arrivati, 12esimo di categoria, Firenze, stiamo arrivando!
23/06/2019 10 miglia del Castello Endine Gaiano
Devo ritenermi più che soddisfatto, anche la 10 Miglia del Castello l'abbiamo portata a casa con un buon tempo 1h 16' 09'', che sono 3 minuti in meno rispetto all'edizione che ho corso nel 2014.
La bella giornata resa sufficientemente fresca dal temporale della sera prima ha sicuramente contribuito a farmi rendere al meglio, soprattutto nella prima parte della gara dove sono riuscito a tenere un buon ritmo di corsa senza alcuna difficoltà.
E' stata un po più difficoltosa invece la seconda parte perchè il tratto di corsa che costeggia il lago d'Endine è lastricato e la paura di mettere il piede tra una lastra e l'altra mi ha costretto ad una andatura di corsa irregolare patendo così più del dovuto il ritmo di corsa che mi ero imposto.
Per chiudere in bellezza la splendida giornata, ci siamo concessi un bel pranzetto in un ristorante del luogo!.
8/06/2019 3^ Memorial Antonio Motta -------------- 15/06/2019 6^ 10k del parco nord
Forse due gare consecutive nel giro di una settimana ed una terza che mi attende il prossimo week end sono anche troppe, ma quando attraverso periodi in cui il tendine d`achille risponde bene a questi solleciti, approfitto per dar sfogo alla mia voglia di gareggiare.
Questo tour de force e` iniziato sabato 8/6 con il Memorial Antonio Motta a Ronco Briantino e proseguito domenica 15/6 con la 10km del parco nord, si concludera` domenica 23/6 con la 10 Miglia del Castello ad Endine Gaiano.
I risultati cronometrici non sono granche` ma in linea con quello che mi aspettavo, la forma in questo periodo e` buona ma sono in una fase di carico e quindi c`e` poca freschezza, ma soprattutto, ha iniziato a fare caldo, purtroppo con il caldo i miei tempi calano drasticamente.
Tuttavia, mi considero abbastanza soddisfatto perche` i 44' e 32'' che ho ottenuto domenica al parco nord, sono il mio miglior piazzamento certificato Fidal in una gara da 10km.
In verita` lo scorso anno questa gara era andata meglio, ma purtroppo un errore di tracciamento del percorso aveva fatto invalidare il risultato.
Come detto, il tour de force e` iniziato sabato 8 con il Memorial Antonio Motta, una 10km sulle strade di Ronco Briantino a due passi da casa, qui come spesso mi accade ho esagerato in partenza (primo km a passo 4'), pagando dazio per tutto il resto della gara, concludendo in 45' e 35'', 57^ assoluto e quinto di categoria.
Sicuramente meglio e` andata domenica 15, il caldo era meno opprimente e ho gestito meglio la gara, il 44' e 32'' finale mi hanno fatto piazzare in 201^ posizione su 623 partecipanti, l`obiettivo di entrare nel primo terzo dei concorrenti e` stato raggiunto anche questa volta!
Questo tour de force e` iniziato sabato 8/6 con il Memorial Antonio Motta a Ronco Briantino e proseguito domenica 15/6 con la 10km del parco nord, si concludera` domenica 23/6 con la 10 Miglia del Castello ad Endine Gaiano.
I risultati cronometrici non sono granche` ma in linea con quello che mi aspettavo, la forma in questo periodo e` buona ma sono in una fase di carico e quindi c`e` poca freschezza, ma soprattutto, ha iniziato a fare caldo, purtroppo con il caldo i miei tempi calano drasticamente.
Tuttavia, mi considero abbastanza soddisfatto perche` i 44' e 32'' che ho ottenuto domenica al parco nord, sono il mio miglior piazzamento certificato Fidal in una gara da 10km.
In verita` lo scorso anno questa gara era andata meglio, ma purtroppo un errore di tracciamento del percorso aveva fatto invalidare il risultato.
Come detto, il tour de force e` iniziato sabato 8 con il Memorial Antonio Motta, una 10km sulle strade di Ronco Briantino a due passi da casa, qui come spesso mi accade ho esagerato in partenza (primo km a passo 4'), pagando dazio per tutto il resto della gara, concludendo in 45' e 35'', 57^ assoluto e quinto di categoria.
Sicuramente meglio e` andata domenica 15, il caldo era meno opprimente e ho gestito meglio la gara, il 44' e 32'' finale mi hanno fatto piazzare in 201^ posizione su 623 partecipanti, l`obiettivo di entrare nel primo terzo dei concorrenti e` stato raggiunto anche questa volta!
19/05/2019 23^ Maratonina del naviglio
Mi viene difficile dare una spiegazione, ma intanto, a 57 anni suonati la corsa mi sta riservando ancora delle graditissime sorprese.
Dopo la mia prima mezza maratona corsa nel settembre 2013 in 1h e 40', ho passato tutto il 2014 ad allenarmi quasi quotidianamente, con l'intento di migliorarmi, ma fallendo miseramente 4 tentativi.
A chiudere l`annata priva di successi si è presentato anche l'infortunio al tendine d'achille.
Una misera e lenta presenza alla mezza di Lecco nel 2015 e l'operazione al tendine nel 2016, mi avevano convinto di aver ormai raggiunto un limite che non avrei più avuto occasione di migliorare.
Poi esattamente 2 anni fa alla mezza di Cernusco 2017 la prima sorpresa, non avevo fatto una preparazione particolare, il tendine sempre fastidioso non mi consentiva di spingere durante gli allenamenti, l`unica nota positiva che mi permetteva di correre più agilmente erano i sei/sette chili in meno da portarmi sulle spalle.
Con enorme soddisfazione, anche se per soli 4", sono cosi` riuscito a rompere il muro dell'ora e 40.
A settembre dello stesso anno, un`altra gradita sorpresa, complice il meteo, freddo e piovoso come piace a me, alla mezza di Monza ho abbassato il mio limite di un'altro minuto, 1h, 38 e 42".
Febbraio 2018, Mezza di Treviglio, giornata freddissima, con temperatura vicino allo 0, il famigerato burian che si è messo a soffiare contro per tutta la seconda parte di gara, eppure altro ritocco al record personale, 1h 36' e 38".
A questo punto, con il tendine che non ha mai smesso di farmi soffrire per tutta la seconda parte del 2018, mi sono messo il cuore in pace, due mesi di stop forzato ed una lenta ripresa ad inizio 2019.
Pochi allenamenti brevi e lenti, solo per il gusto di tornare a correre.
Grazie ad una serie di accorgimenti che sto adottando per curare il tendine, dal mese di febbraio mi sta dando ottimi risultati, così ho ripreso ad allenarmi con una certa regolarità ed a fare qualche breve allenamento veloce.
In quest'ultimo mese mi sentivo particolarmente bene, ma siccome non mi ero allenato sulle lunghe distanze, avevo scelto di cimentarmi in una gara di breve durata.
Con i ragazzi della Polisportiva Carugate, mi sono quindi iscritto ad una gara da fare in staffetta, una 12 x 1, da correre in pista per 12 ore, per un'ora a testa.
Un maggio cosi` freddo e piovoso non me lo ricordo da che sono in vita, per il giorno della gara (sabato 18), c`era addirittura un`allerta meteo,
che ha costretto gli organizzatori a rimandare la gara al mese prossimo.
Il comunicato degli organizzatori che rimandavano la gara è arrivato alle 22 di giovedì, alle 24 chiudevano le iscrizioni
alla mezza maratona di Cernusco, la voglia di provare a gareggiare era davvero tanta e allora di fretta mi sono iscritto anche se consapevole
di non aver preparato al meglio questo tipo di distanza.
Domenica mattina pioveva ancora a dirotto, un po per scaldarmi, un po perchè mi sentivo davvero bene, sono partito ad un ritmo veloce conscio che non avrei potuto reggere per tutta la durata della gara.
Al settimo chilometro, dopo aver terminato la parte di percorso più duro della gara, un tratto sterrato pieno di buche e pozzanghere, sono rimasto sorpreso nel sentirmi raggiungere da un paio di runner che chiaccheravano tranquillamente, erano i pacer dell'ora e 35'.
Ho provato allora a reggere il loro ritmo con l'idea di farmi tirare almeno fino al 15esimo chilometro, sicuro che l'acido lattico avrebbe poi preso il sopravvento e avrei mollato la presa.
Quando al 17esimo ho realizzato che stavo ancora con loro e le gambe non erano del tutto legnose, ho iniziato a coltivare l'idea che avrei anche potuto farcela.
Gli ultimi 3km ero davvero al limite ma la felicità di riuscire a correre ancora a quel ritmo mi ha aiutato a tenere duro fino alla fine.
I pacer, che non smetterò mai di ringraziare, hanno fatto perfettamente il loro dovere, con una leggera accelerazione all'ultimo km, tempo finale, 1h 34' e 38", altri due minuti limati al personale. E adesso? avrò davvero raggiunto il mio limite?!!!
Dopo la mia prima mezza maratona corsa nel settembre 2013 in 1h e 40', ho passato tutto il 2014 ad allenarmi quasi quotidianamente, con l'intento di migliorarmi, ma fallendo miseramente 4 tentativi.
A chiudere l`annata priva di successi si è presentato anche l'infortunio al tendine d'achille.
Una misera e lenta presenza alla mezza di Lecco nel 2015 e l'operazione al tendine nel 2016, mi avevano convinto di aver ormai raggiunto un limite che non avrei più avuto occasione di migliorare.
Poi esattamente 2 anni fa alla mezza di Cernusco 2017 la prima sorpresa, non avevo fatto una preparazione particolare, il tendine sempre fastidioso non mi consentiva di spingere durante gli allenamenti, l`unica nota positiva che mi permetteva di correre più agilmente erano i sei/sette chili in meno da portarmi sulle spalle.
Con enorme soddisfazione, anche se per soli 4", sono cosi` riuscito a rompere il muro dell'ora e 40.
A settembre dello stesso anno, un`altra gradita sorpresa, complice il meteo, freddo e piovoso come piace a me, alla mezza di Monza ho abbassato il mio limite di un'altro minuto, 1h, 38 e 42".
Febbraio 2018, Mezza di Treviglio, giornata freddissima, con temperatura vicino allo 0, il famigerato burian che si è messo a soffiare contro per tutta la seconda parte di gara, eppure altro ritocco al record personale, 1h 36' e 38".
A questo punto, con il tendine che non ha mai smesso di farmi soffrire per tutta la seconda parte del 2018, mi sono messo il cuore in pace, due mesi di stop forzato ed una lenta ripresa ad inizio 2019.
Pochi allenamenti brevi e lenti, solo per il gusto di tornare a correre.
Grazie ad una serie di accorgimenti che sto adottando per curare il tendine, dal mese di febbraio mi sta dando ottimi risultati, così ho ripreso ad allenarmi con una certa regolarità ed a fare qualche breve allenamento veloce.
In quest'ultimo mese mi sentivo particolarmente bene, ma siccome non mi ero allenato sulle lunghe distanze, avevo scelto di cimentarmi in una gara di breve durata.
Con i ragazzi della Polisportiva Carugate, mi sono quindi iscritto ad una gara da fare in staffetta, una 12 x 1, da correre in pista per 12 ore, per un'ora a testa.
Un maggio cosi` freddo e piovoso non me lo ricordo da che sono in vita, per il giorno della gara (sabato 18), c`era addirittura un`allerta meteo,
che ha costretto gli organizzatori a rimandare la gara al mese prossimo.
Il comunicato degli organizzatori che rimandavano la gara è arrivato alle 22 di giovedì, alle 24 chiudevano le iscrizioni
alla mezza maratona di Cernusco, la voglia di provare a gareggiare era davvero tanta e allora di fretta mi sono iscritto anche se consapevole
di non aver preparato al meglio questo tipo di distanza.
Domenica mattina pioveva ancora a dirotto, un po per scaldarmi, un po perchè mi sentivo davvero bene, sono partito ad un ritmo veloce conscio che non avrei potuto reggere per tutta la durata della gara.
Al settimo chilometro, dopo aver terminato la parte di percorso più duro della gara, un tratto sterrato pieno di buche e pozzanghere, sono rimasto sorpreso nel sentirmi raggiungere da un paio di runner che chiaccheravano tranquillamente, erano i pacer dell'ora e 35'.
Ho provato allora a reggere il loro ritmo con l'idea di farmi tirare almeno fino al 15esimo chilometro, sicuro che l'acido lattico avrebbe poi preso il sopravvento e avrei mollato la presa.
Quando al 17esimo ho realizzato che stavo ancora con loro e le gambe non erano del tutto legnose, ho iniziato a coltivare l'idea che avrei anche potuto farcela.
Gli ultimi 3km ero davvero al limite ma la felicità di riuscire a correre ancora a quel ritmo mi ha aiutato a tenere duro fino alla fine.
I pacer, che non smetterò mai di ringraziare, hanno fatto perfettamente il loro dovere, con una leggera accelerazione all'ultimo km, tempo finale, 1h 34' e 38", altri due minuti limati al personale. E adesso? avrò davvero raggiunto il mio limite?!!!